Il cantautore e chitarrista Miro Durante continua il suo percorso artistico personale e ritorna con brani inediti, regalandoci nuove emozioni. Potremmo anche chiamarlo poeta e chitarrista; perché le canzoni di Miro sono poesie raccontate a suon di note, che tessono scorci della vita di tutti i giorni e ricompongono frammenti di questo Sud del mondo.
A volte sono malinconiche, ma mai tristi, né scontate, sempre vere e sempre capaci di toccare, e far riflettere. Le sue canzoni ‘arrivano’ a tutti, seppur in una lingua di pochi; Miro scrive e canta in dialetto salentino, lo maneggia con destrezza e ne ricerca suoni e assonanze; lo padroneggia con eleganza, trasmettendo il ‘sapore’ del familiare e allo stesso tempo facendolo risuonare oltre i generi ‘tradizionali’ ai quali è spesso associato.
Ma Miro è un “poeta di note” oltre che di parole, che colgono di sorpresa con passaggi armonici inattesi; le sue melodie viaggiano e ci fanno viaggiare tra il mediterraneo e il Sud America, sfiorando sempre chi le ascolta, come le unghie le corde della sua chitarra: una, la sua, eppure sembrerebbero tante…
A te sarò per sempre è il titolo del suo primo album da solista, ma sono anche le parole del nonno scritte per il suo amore che lo attende, una Lettera dal Fronte, che Miro ritrova tra i ricordi di famiglia e che custodisce nell’anima.
Undici canzoni che narrano storie intense, d’amore e di guerra, di viaggi e paesaggi del Sud e che rendono protagonista ogni ascoltatore. Molti sono i musicisti che hanno preso parte alle registrazioni del disco; fra questi Redi Hasa, Valerio Daniele, Giorgio Distante, Francesco Massaro, Rocco Nigro, come anche il maestro Mario Arcari, raffinatissimo musicista per anni al fianco di Fossati, De Andrè, Pagani.